Monday, August 25, 2014

Intervista con l'autore: Marco Serradimigni, il "padre" di Topo Ao e della Piccola Maya

COME E` NATO IL PERSONAGGIO DI TOPO AO?

-Topo Ao è nato poco dopo Gaia. Uno dei primi regali che la mia bimba ha ricevuto, se non addirittura il primo, è stato un topo di pezza, donatole dalla Professoressa Grifoni, docente di Preistoria (e direttore dello scavo a Grotta Continenza) all’Università di Pisa. Gaia appena lo ha visto ha esclamato “AO!!!”, e da quel momento è diventato il suo nome. Quasi subito è nata l’idea di creare delle storielle che avessero come protagonisti Ao e l’alter ego di Gaia (Maya, appunto), ma ho iniziato ascriverle esclusivamente per diletto, senza pensare ad una loro eventuale pubblicazione.

Quanto Topo Ao e Maya sono legati alla tua esperienza professionale e alla tua esperienza di padre?

-Naturalmente sono totalmente legati ad entrambe queste esperienze, direi inscindibili. Non fossi diventato padre, non avrei mai scritto i racconti, e il fatto che il regalo del topo di pezza sia arrivato proprio dalla Prof.ssa Grifoni (oltre, chiaramente, a quello che faccio per ora nella vita) ha portato al resto, cioè ad ambientare nella preistoria (ed a Grotta Continenza in particolare) le avventure dei due protagonisti.

Quanto di "reale" o meglio scientifico c'e` nei tuoi racconti? Quanti anni fa e` ambientato Topo Ao?

Direi che la maggior parte delle cose descritte si ispirano al mondo reale, sia del passato che del presente. Le avventure di Maya e Ao sono il riflesso delle prime cose fatte da Gaia (il vaccino ad esempio), così come la maggioranza dei luoghi descritti corrisponde a luoghi reali da me frequentati durante gli scavi archeologici. A partire dalla grotta dove abitano i due, che in realtà è il sito Paleolitico di Grotta Continenza (a Trasacco, in provincia dell’Aquila), oppure il luogo dove Ao fa il primo bagnetto (ambientato nelle Gole di Celano, sempre nel Fucino, sulla sponda opposta rispetto alla Continenza), o ancora la grotta dove Gaia va a fare il vaccino dallo Sciamano (si tratta di tre grossi fori nella parete rocciosa, vicinissimi alla Continenza, chiamati localmente “i tre Buci”). Ma siamo anche “internazionali”: la grotta francese è un sito, sempre paleolitico, dove Gaia è stata veramente; si tratta della Grotta di Gargas, sui Pirenei meridionali, con raffigurate sulle pareti centinaia di mani umane. Gaia, chiaramente, ha dormito tutto il tempo della visita…..
Infine, ultimo ma non ultimo, il piccolo Galet, cuginetto francese di Maya, appena nato, è davvero il cugino di Gaia, Luca, e abita veramente in Francia, a Tolosa.
Le avventure descritte sono ambientate alla fine del Paleolitico superiore, quando il clima inizia a riscaldarsi dopo molte migliaia di anni caratterizzati dal freddo dell’ultima fase glaciale; siamo intorno ai 12 mila anni fa.

Ci saranno altre storie?

-Sicuramente. Gaia cresce, e anche Topo Ao e Maya, parallelamente, vivranno nuove avventure, avranno tanti nuovi amici e conosceranno altri “fantastici luoghi”, archeologici e non. Le avventure di Topo Ao e Maya sono attualmente il centro della mia breve carriera di “scrittore”, anche se in pentola bolle, già da diversi anni, un’altra storia, di tutt’altro tipo. Si tratta di un Fantasy, anche questo con riferimenti “preistorici” e di ambito musicale. Ma è talmente all’inizio che è prematuro parlarne ora e non so neanche se arriverà mai a compimento. Topo Ao, invece, vedrà nuove storie arricchire le avventure del nostro topino e della piccola Maya

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